Descrizione dell'intervento
Gli interventi di restauro sono stati condotti cercando di restituire la funzionalità al bene e salvaguardando, con operazioni minimali e meno invasive possibili, la peculiarità del testo e la manifattura originaria. Sono stati utilizzati materiali e sostanze completamente compatibili con l’originale, al fine di evitare ulteriori danni o alterazioni dell’originale stesso nel tempo. Gli adesivi e le carte impiegati per il risarcimento di lacune e strappi hanno pH neutro, così come le carte ed i cartoni utilizzati per lo svolgimento delle varie fasi dell’intervento. Ogni operazione svolta è comunque completamente reversibile, così da consentire di effettuare in futuro nuovi interventi, specialmente tenendo conto che la continua ricerca può portare alla scoperta di nuove e più efficaci metodologie.
Le operazioni sono state svolte nel seguente ordine:
- Monitoraggio del materiale da sottoporre ad interventi di restauro. Infatti, viste le generali buone condizioni del fondo e viste le esigenze della committenza, sono stati sottoposti ad intervento solamente quei documenti che presentavano forme di degrado che in assenza di tali interventi sarebbero peggiorati, come i danni di origine meccanica, che rischiano di peggiorare per il progredire di strappi e lacune dovuto alla consultazione. Dopo aver sottoposto le pergamene in oggetto ad un adeguato monitoraggio, in collaborazione con l’Archivista Don Carlo Cannelli sono state scelte quelle in peggior stato di conservazione, che quindi necessitavano maggiormente di intervento.
- Compilazione di una scheda progetto di restauro che riporta i dati identificativi relativi a ciascun documento così come si trovano scritti in ogni cartellino cartaceo, con il numero di inventario, l’indicazione del contenuto e della data di compilazione del documento. A questi, si aggiungono i dati relativi alla descrizione fisica ed allo stato di conservazione del supporto. Nella parte finale della scheda progetto, si trovano quindi descritti gli interventi di restauro eseguiti su ognuno.
- Documentazione fotografica del documento prima dell’intervento di restauro. E’ stato effettuato uno scatto che riporta l’immagine intera del recto del documento, uno scatto che riporta l’immagine intera del verso del documento ed uno scatto per ogni lacuna, strappo o altra forma di degrado da sottoporre a restauro. Le pergamene le cui dimensioni non permettono di effettuare un solo scatto per riprenderle interamente, sono state fotografate in più scatti.
- Spolveratura delle pergamene per eliminare le polveri presenti con l’ausilio di pennelli a setole morbide. La spolveratura del materiale documentario, antico o moderno che sia, è un’operazione estremamente importante: essa infatti permette di prevenire quei danni che sono causati dal deposito di polveri, è quindi fondamentale da un punto di vista preventivo perché permette di allontanare elementi pericolosi per i supporti. Per tale ragione essa viene effettuata procedendo alla rimozione delle polveri secondo varie modalità. Tale intervento è stato infatti realizzato manualmente o meccanicamente o con metodo misto, a seconda delle condizioni di ogni documento. Nel primo caso, si è proceduto con pennelli o panni morbidi, nel secondo con aspirapolvere manuale di potenza contenuta e dotato di bocchette di formato diverso per raggiungere più agevolmente tutti gli spazi. I documenti sono stati prelevati e appoggiati su appositi supporti. Per i materiali particolarmente delicati e con problemi conservativi gravi sono state schermate le porzioni di pagine più danneggiate con cartoncino conservativo in modo da non danneggiarle ulteriormente con il passaggio del pennello. L’intervento avviene pulendo ogni documento sul recto e sul verso, partendo dall’interno e spostando la polvere verso l’esterno.
- Rimozione a secco di eventuali residui solidi o accumuli di polvere più resistente. Questa operazione è stata effettuata utilizzando una lancetta, un bisturi o un’apposita spatola per effettuare il distacco dei residui dal supporto. Successivamente, tramite pennelli a setole morbide o aspirapolvere, si è proceduto a rimuoverli completamente.
- Sgommatura delle pergamene per rimuovere eventuali macchie dalla superficie. Questa operazione è stata svolta tramite gomma Wishab di densità variabile a seconda del tipo di macchia e dello stato di conservazione della superficie.
- Pulitura graduale per tamponamento con triammonio citrato per rimuovere le eventuali incrostazioni che le operazioni precedenti non sono riuscite a rimuovere solubilizzando le particelle di sporco.
- Test di solubilità degli inchiostri, effettuato per quei documenti che necessitano di spianamento o di interventi ad umido e finalizzato a verificare la possibilità di realizzare tali interventi. Nei casi in cui l’inchiostro utilizzato risulti solubile, è infatti necessario evitare operazioni per via umida e procedere esclusivamente a secco.
- Pulitura graduale per tamponamento conbenzalconio cloruro in soluzione al 3% in alcool al fine di neutralizzare le muffe presenti.
- Spianamento graduale delle pergamene da sottoporre a restauro tramite l’impiego della cella di umidificazione ad ultrasuoni che produce acqua deionizzata nebulizzata da un generatore di vapore freddo ad ultrasuoni che non supera il 95% di umidità relativa, questo è un sistema polivalente che restituisce ai fogli in pergamena flessibilità e idratazione senza agire con soluzioni dirette sui documenti e senza danneggiare i sigilli in cera. Dopo le operazioni di ammorbidimento si procede a quelle di spianamento o di tensionamento e distensione della pergamena, operazioni volte a restituire planarità al supporto attraverso l’eliminazione o l’attenuazione di ondulazioni, deformazioni, grinze o contrazioni. Tale metodologia è particolarmente funzionale e consigliabile per tutti i supporti in pergamena che presentano forte disidratazione o rigidità e nei quali la presenza di strappi e lacune impone un intervento di risarcimento difficile da effettuare senza aver preventivamente spianato il rotolo. Questo intervento permetterebbe anche lo spianamento completo e definitivo dei documenti, facilitandone la consultazione ed eliminando il pericolo di schiacciamento all’interno dei cassetti o i rischi dovuti alla manipolazione, che solitamente consiste nel forzare l'apertura e il mantenimento del documento per permetterne la lettura, sottoponendo il documento stesso a forze meccaniche che possono provocare degradi meccanici del supporto. Tuttavia, le precise esigenze conservative dettate dalla committenza impongono di mantenere le pergamene in forma arrotolata, andando quindi a spianare unicamente quelle che lo necessitano per effettuare i successivi interventi di restauro.
- Sutura degli strappi e delle lacerazioni tramite l’utilizzo di fogli di peritoneo bovino molto resistenti e allo stesso tempo trasparenti, fatti aderire sull’originale con collante misto, metilcellulosa e adesivo polivinilico in minima percentuale (max 15%).
- Risarcimento delle lacune tramite apposizione con metilidrossietilcellulosa in concentrazione al 4% di carta giapponese di grammatura e colore adeguati al supporto originale, sagomata e scarnita manualmente tramite bisturi lungo il perimetro della lacuna, e l’apposizione di peritoneo di bovino con adesivo misto, metilcellulosa e adesivo polivinilico in concentrazione al 15%. La carta giapponese è nota per le sue fibre lunghe adatte all’aggancio dei supporti originali e la scelta di utilizzare questo materiale anziché, come nel passato, la pergamena per le operazioni di mending dei fogli sciolti è dettata dalla constatazione che i documenti risarciti con pergamena di recente manifattura tendono ad arricciarsi e gonfiarsi in quanto le nuove pergamene, anche se trattate secondo la manifattura antica, risultano sempre diverse e leggermente più rigide.
- Risarcimento di strappi e lacune presenti nei cartellini in carta che riportano il numero di inventario e il contenuto dei documenti.
- Documentazione fotografica del documento dopo l’intervento. Sono stati effettuati gli stessi scatti realizzati prima del restauro, al fine di dare testimonianze degli interventi eseguiti.
- Riposizionamento delle pergamene nel luogo di conservazione.
Tutti i prodotti e le metodologie utilizzate per le operazioni di restauro rispondono a specifiche caratteristiche di compatibilità con gli originali, di reversibilità e di stabilità nel tempo, al fine di garantire la conservazione storica dei volumi e di tutti gli elementi che li compongono, secondo le prescrizioni indicate dagli organi ministeriali preposti alla tutela dei Beni Librari e Archivistici.